Mercato oro novembre 2025: il trend rialzista è ancora intatto?
Dopo un poderoso rally alimentato dall’euforia degli investitori tra settembre e ottobre, il mercato dell’oro ha registrato una correzione significativa tra fine ottobre e inizio novembre. Questa fase di volatilità ha sollevato interrogativi sulla traiettoria futura del metallo. Tuttavia, un’analisi dei fondamentali di mercato indica che il trend rialzista di lungo periodo rimane ben supportato.
Ecco un’analisi approfondita delle dinamiche che stanno guidando il prezzo dell’oro a novembre 2025.
Azione dei prezzi e livelli chiave di supporto
Il prezzo dell’oro (XAU/USD) ha raggiunto un picco di 4.381 USD l’oncia il 20 ottobre, completando un rally significativo prima che prese di profitto innescassero una correzione. A inizio novembre, l’oro si trova in una fase di consolidamento intorno alla soglia dei 4.000 USD l’oncia.
- Supporto di breve periodo: Gli acquirenti di lungo termine – tra cui gioiellieri, utilizzatori industriali e Banche Centrali – sono attesi in forte acquisto nell’area di 3.845 USD l’oncia, livello che dovrebbe fungere da supporto chiave.
- Performance (al 6 novembre 2025): Il prezzo dell’oro si attesta a 3.986 USD l’oncia, in rialzo del 45,3% su base annua (YoY) e dello 0,7% su base mensile (MoM).
Comportamento degli investitori: si ridimensiona l’eccesso speculativo
Il recente spike dei prezzi è stato alimentato da un forte interesse speculativo, che ha spinto il mercato in una fase di backwardation marcata e provocato un’impennata dei tassi di leasing. La correzione successiva ha riportato l’oro a –9,1% dal picco, normalizzando parte degli eccessi.
- ETF: Le posizioni negli ETF garantiti da oro erano inizialmente cresciute con forza, ma hanno successivamente registrato un calo significativo, segnale di un ridimensionamento dell’euforia speculativa. Le attese per il resto dell’anno indicano comunque una ripresa della domanda, con un incremento previsto di circa 850 tonnellate.
- Domanda fisica: La richiesta di lingotti e ETF fisici rimane robusta, confermando la crescente percezione dell’oro come bene monetario, oltre che come semplice commodity.
Driver principali: perché il rally può continuare
Nonostante la correzione di breve periodo, i fattori che hanno guidato la forte performance del 2025 restano pienamente attivi.
- Condizioni monetarie favorevoli: Le condizioni monetarie negli Stati Uniti e a livello globale dovrebbero continuare ad alleggerirsi. La Federal Reserve statunitense ha indicato che i tagli dei tassi di interesse non sono una “scommessa a senso unico”, ma la tendenza generale è favorevole.
- Incertezza geopolitica ed economica: Continua a pesare l’incertezza su scenari geopolitici, sulla tenuta del dollaro USA e sulla sostenibilità del debito federale. Questi elementi mantengono alta la domanda di oro come bene rifugio.
- Dinamiche dell’offerta limitata: L’offerta di oro è estremamente anelastica nel breve periodo, con l'attività mineraria che opera già a un livello elevato di utilizzo. Per questo, anche una modesta riallocazione dei portafogli verso l’oro può generare aumenti di prezzo molto rapidi.
Offerta e domanda: l’effetto “crowding out” sui compratori di lungo periodo
La forte domanda degli investitori sta creando una dinamica particolare nel mercato fisico dell’oro.
- Calo della gioielleria: L’elevato prezzo dell’oro sta penalizzando i consumatori di lungo periodo. Nel Q3 2025 la domanda di gioielli è crollata in diversi mercati, con l’India in calo del 31,4% YoY.
- Banche Centrali: L’acquisto ufficiale resta solido, con acquisti pari a 219,9 tonnellate nel terzo trimestre. Le tensioni geopolitiche ed economiche continuano a rendere questa domanda strutturalmente elevata.
Argento, platino e palladio: performance contrastanti nel settore dei metalli
Tutti i metalli preziosi stanno registrando una fase di correzione dopo il forte rally osservato tra settembre e ottobre.
- Argento e platino: Entrambi hanno registrato rialzi importanti, con l'argento in crescita del 45,8% e il platino del 32,2%. Rimangono però in una situazione di deficit di offerta, penalizzati da un’offerta anelastica e da scorte limitate. Questa dinamica indica che, una volta smaltiti gli eccessi speculativi, anche argento e platino potrebbero riprendere il loro trend rialzista.
- Palladio: Il palladio ha mostrato una performance solida, con un aumento del 7,8% MoM e del 32,3% YoY nel mese di novembre.
Conclusioni
La correzione successiva al rally di settembre e ottobre rappresenta un naturale riassorbimento degli eccessi speculativi. Tuttavia, i fondamentali che sostengono l’oro — incertezza elevata, politiche monetarie più accomodanti e forte domanda fisica — continuano a indicare un trend rialzista di lungo periodo.
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